Il costo di costruzione di una casa in classe A4, costo di mercato in Italia, è di almeno 1800-2500 euro/mq commerciale + IVA. COSTI AGGIORNATI A FEBBRAIO 2023
Questo indipendentemente da materiali e tecniche utilizzate: legno e paglia, cemento e polistirene, prefabbricato…
Infatti, il costo di una casa in paglia in classe A4, una Casa Giusta, è di 1800-2300 euro/mq commerciale + IVA.
A tale costo sono da aggiungere, in modo imprescindibile:
“Già fatto?! È pic!” diceva una pubblicità.
Pensavi che ti dicessimo “eh dipende, …la la la lì lì lì giù giù giù su su su“?!
E invece no. Hai visto?
Ora hai i numeri che cercavi e puoi anche non leggere il resto dell’articolo.
Beh…forse merita investire qualche minuto in più ora, che sperperare qualche decina di migliaia di euro poi, no?
Infatti questo articolo è piuttosto lungo, lo sappiamo. Però non ci sembrava il caso di sorvolare tanto su questo tema e siamo certi che ti troveremo d’accordo.
Sì, quanto costa costruire una casa è pressoché indipendente dal materiale e dalle tecniche di costruzione utilizzate.
In parole più semplici, il costo di una casa in legno e paglia e il costo di una casa identica in mattoni e polistirolo, può essere equivalente.
Questo avviene per due ragioni:
Anche le tecniche costruttive non influenzano granché il risultato finale. Per il solo fatto di essere stata (parzialmente o interamente) prefabbricata, una casa non ha costi finali tanti discosti da quelli di una identica costruita in opera.
Vedetela così: la coperta è sempre quella.
In un caso è spostata più verso la testa, in un altro più verso i piedi.
Ovvero: magari il costo di una casa in legno e paglia è minore nelle fasi di issaggio (rapidissimo) della struttura e di isolamento in paglia (rapidissimo con il nostro sistema!), ma in certe scelte può essere superiore alla media quello degli intonaci. In una casa prefabbricata ci sono minori costi di cantiere, perché i tempi sono ridotti e gru e ponteggio servono limitatamente…ma non è che in capannone la prefabbricazione è gratis! Anzi, puoi star tranquillo che se la fanno pagare.
L’importante è che la coperta sia giusta, ovvero che SI CALIBRI OCULATAMENTE IL PROGETTO AL PORTAFOGLIO.
Ma come?! Non abbiamo appena detto e ribadito che i costi di costruzione sono gli stessi indipendentemente da materiali e tecniche costruttive?
Sì, è vero, e ribadiamo anche che pure i costi dei tecnici e i costi di pratiche amministrative sono gli stessi.
E anche i costi di gestione (consumi, ad esempio) e di manutenzione (posto che stiamo confrontando due case identiche di identiche prestazioni e fatte entrambe a regola d’arte, insomma come si deve), sono gli stessi.
Quindi perché il costo di una casa in legno e paglia è minore?
I “nas-costi” sono i costi nascosti per i quali sarebbe veramente da chiamare il Nucleo Anti Sofisticazione. Sono nascosti eppure VITALI.
Provo a farti un esempio di cui tutti sappiamo o ricordiamo qualcosa.
Quanto è costato quello che l’Unione Sovietica ha risparmiato in costi di gestione e manutenzione nella centrale nucleare a Chernobyl? A chi è costato? E per quanto tempo?
Torniamo a noi, anzi a casa nostra, anche se non sono andato lontano.
Tutti quanti nel mio paese/nazione si fanno la casa in cemento e polistirolo, perché “costa meno”, dicono loro. O forse sarebbe più corretto dire che “ha un prezzo monetario, a breve termine, inferiore”.
Io sono la mosca bianca che se la fa in paglia.
Con la scelta di cemento e polistirolo e quindi la richiesta di produzione di tali materiali, ogni casa ha contribuito ad emettere TOT kg di CO2 nell’aria. Con la scelta di costruire una casa in paglia, ogni casa ne avrebbe assorbiti (non prodotti, assorbiti!) tot.
Peccato che la casa in legno e paglia me la son fatta io soltanto! E in compenso, l’aria inquinata dagli altri la respiriamo tutti, l’acqua inquinata la beviamo o ci nuotiamo tutti (creature del mare incluse), tanto me quanto quelli che si son fatti la casa in cemento e polistirolo.
E già qua, se io avessi un po’ di coscienza…
Ma quando quello che si è fatto la casa in cemento e polistirolo comincia ad avere, che so, dei problemi alle vie respiratorie, oppure uno di quegli effetti che danno le radiazioni…perché il cementificio è lì a due passi da casa sua… cosa stavamo dicendo?
Ah sì, quanto si risparmia a farsi la casa in cemento e polistirolo, ecco, giusto.
Confusione e ignoranza regnano anche tra gli addetti, spesso con malizia.
Occorre capire perché si parla o almeno si dovrebbe parlare di euro/mq “commerciale”. Cosa significa?
Saperlo è piuttosto importante, se pensiamo che tale valore è utilizzato dall’Agenzia delle Entrate nei documenti ufficiali alla voce “superficie catastale” e dovrebbe essere anche quello utilizzato dalle agenzie nei propri annunci di compravendita.
I mq commerciali sono il risultato della somma delle superfici lorde (ovvero comprendendo lo spessore dei muri tutti – sia esterni sia interni) di tutti gli spazi (anche giardini etc) che compongono la proprietà, laddove però le superfici non sono sempre calcolate al 100%, ma subiscono una riduzione percentuale in funzione della destinazione d’uso del vano in questione (o delle caratteristiche del terreno annesso al fabbricato).
È più facile di quel che può sembrare. Vediamo.
A comporre le unità immobiliari sono diversi ambienti, tra cui:
Prendiamo alcuni valori e facciamo un esempio: la superficie dei vani principali è considerata al 100%, le zone di servizio non comunicanti, come le cantine, sono calcolate applicando una percentuale del 50%. Così, un appartamento di 100 mq di vani principali e una cantina di 10 mq, non ha una superficie commerciale pari a 110 mq, bensì 105.
Nota bene: facciamo un altro esempio, un po’ forzato, ma si fa per dare un’idea: prendiamo una casa che ha 150 mq tra cantina e garage fuori terra e 50 mq di vani principali (bagno cucina sala camera).
Ecco, anche questa casa ha una superficie commerciale di 105 mq come la precedente.
È importante segnalare che non c’è un vero e proprio formulario standard univocamente e universalmente utilizzato; il calcolo della superficie commerciale può essere determinato con metodi diversi e dare quindi risultati differenti a seconda di chi e come viene effettuato. Nella prassi si fa spesso riferimento a quanto indicato nel D.P.R. n.138/98.
Rimandiamo alle pagine 33 e seguenti del documento scaricabile dal sito dell’agenzia delle entrate.
Segue una tabella indicativa per i principali tipi di vani:
TIPO DI VANO | PERCENTUALE |
Vani principali (soggiorno, cucina, camere da letto,...) | 100% |
Accessori diretti (bagni, ripostigli, disimpegni) | 100% |
Accessori indiretti (locali tecnici, cantine, soffitte, autorimessa) | 50% |
Balconi, terrazzi, porticati | 30% |
Effettivamente gli aspetti da considerare, le variabili in gioco, le combinazioni possibili…son veramente infinite, quindi chi ti risponde “Dipende” al quesito sul costo di una casa in legno e paglia, non sbaglia affatto…a meno che la risposta non si esaurisca così.
Noi riteniamo che un intervallo verosimile, una forbice di costo di una casa in legno e paglia, secondo noi SI PUO’ E SI DEVE DARE soprattutto per chi ha bisogno di farsi due conti prima di comprare un terreno, per esempio.
È doveroso altresì aggiungere una serie di specifiche e considerazioni. Vediamo quindi di fare chiarezza.
Di norma il prezzo di costruzione, oltre che dalla superficie, è influenzato dalla qualità, dal contesto in cui ci si trova a costruire, dalle finiture, dagli impianti installati, etc. Quindi è importante chiarire questi aspetti.
Ti possiamo dire che 2000€/mq comm. può essere un costo di casa in legno e paglia ragionevole per realizzare un’abitazione di medie dimensioni, in un terreno pianeggiante e facilmente raggiungibile dagli autoveicoli, con finiture medie.
Parliamo di un edificio su due piani, di circa 100 mq di superficie calpestabile per piano, composto da soggiorno, cucina, 3 camere da letto, bagno, lavanderia, cantina, e un porticato per il ricovero dell’automobile.
Impianto solare fotovoltaico, impianto di riscaldamento elettrico e di climatizzazione a pompa di calore, pompa di calore per la produzione di acqua calda sanitaria. Impianto elettrico di tipo tradizionale (non domotico).
Un prestante involucro edilizio con struttura portante in legno e tamponamenti in paglia, solaio interpiano in legno, fondazioni in gabbioni metallici e pietrame.
Materiali e finiture (serramenti in legno, piastrelle ceramiche, parquet in legno) ecologiche di medie prestazioni e qualità.
L’intervallo di costo di una casa in legno e paglia che abbiamo fornito si riferisce a tutto ciò che concerne la costruzione vera e propria: gli scavi, le fondazioni, l’involucro edilizio vero e proprio, fino alle finiture incluse (intonaci, pavimenti). Insomma dal terreno vergine alla casa in paglia pronta per essere arredata.
Tale costo di costruzione della tua casa giusta in legno e paglia, però, non è l’unico da sostenere.
Ci sono altre due macrovoci nella lista:
Per quanto riguarda il primo gruppo, come abbiamo anticipato, gli importi hanno una forbice così ampia che fornire una media sarebbe fuorviante e poco attendibile.
È bene chiarire che queste voci sono tutte identiche indipendentemente che la casa sia in legno e paglia, in cemento e mattoni, in acciaio e vetro…non fa differenza. E anche l’ammontare di costo di queste voci non cambia a seconda dei materiali con cui la casa è fatta.
Lo specifichiamo perché spesso ci sentiamo chiedere: Ma la casa in paglia ha bisogno degli stessi permessi, deve pagare le stesse… sì, ancora sì e certo che sì!
C’è poi un’altra questione da tenere in considerazione, che non è marginale: l’IVA.
Il costo di una casa in legno e paglia di cui abbiamo parlato finora, come pure per quello dei tecnici, di cui parliamo appena sotto, sono IVA esclusa. Questa può variare dal 4 al 22 passando per il 10%, a seconda della situazione di intervento (prima casa, ristrutturazione, etc).
Un privato, che non può dedurre l’IVA, deve tenere bene a mente questa percentuale, perché è il prezzo lordo quello che andrà a pagare alla fine.
Innanzitutto va osservato che non parliamo di “costi di progettazione” di una casa in paglia, bensì di “costo dei tecnici”. Perché i tecnici svolgono altri ruoli oltre alla progettazione, quali la Direzione dei Lavori, il coordinamento della sicurezza, le varie pratiche burocratiche, etc.
Ottenere un valore unitario di costo di tecnici è un po’ una forzatura, perché che si progetti una casa da 100 o 130 mq, può fare poca differenza al progettista e quindi il suo erario potrebbe essere lo stesso, mentre se si divide tale importo per 100 o 130 mq, il valore unitario ovviamente cambia.
Però, ripetiamo, una bussola per orientarsi sul costo di una casa in paglia, lo si può dare.
Anche qua, è bene chiarire che gli stessi tecnici che per legge sono da coinvolgere per la realizzazione di una casa in cemento e mattoni, sono da coinvolgere anche per una casa in legno e paglia. E il loro costo non dipende dal tipo di materiale utilizzato per la realizzazione.
Ma chi sono questi tecnici? Chi li ha chiamati? A che servono? Chi li vuole?!
Ci limitiamo qui ad elencare le principali:
Il progettista architettonico, lo strutturista, il geologo, il termotecnico, il direttore dei lavori, il coordinatore della sicurezza.
I compiti da svolgere sono molteplici e, in definitiva, l’importo totale, somma del costo di tutti questi professionisti diviso per l’ormai noto “metro quadro commerciale”, restituisce una cifra che si aggira attorno ai 2-300 euro/mq commerciale.
Abbiamo già accennato che ci sono altri costi da contemplare in una casa in legno e paglia o mattoni e polistirolo che sia. I costi di gestione e manutenzione.
Per costi di gestione intendiamo i costi di consumo. Fin qui abbiamo preso in esame case in classe energetica A4, la più alta, perché tale è la prestazione degli edifici di Casa Giusta.
E quindi anche il confronto teorico lo abbiamo fatto con case in cemento, mattoni, polistirolo, purchè di pari prestazioni energetiche ovvero anch’esse in classe A4.
Però non date per scontato che tutte lo siano, per quanto di nuova costruzione!
I costi di manutenzione… dipendono da quali fattori ambientali agiscono sul fabbricato (la casa è in un’area estremamente e per lunghi periodi umida, ad esempio) da come è stata progettata e costruita in funzione di questi. Di questi costi parleremo a breve in un altro articolo.
1) Cominciare a costruire senza prima aver COMPLETATO la progettazione in ogni aspetto, con tutti i dettagli.
La progettazione consta di più fasi, via via sempre più dettagliate: preliminare, definitiva, esecutiva…con tutti i disegni di cantiere…
Un cantiere di costruzione di una casa in legno in cui non sono presenti e chiari a tutti i disegni al mm e fino all’ultima piastrella, è il luogo in cui la domanda „Quanto costa costruire questa casa“ avrà una sola risposta: Sempre di più di quello che si è preventivato il giorno prima.
2) Progettisti non all’altezza
Se è vero che bisogna progettare tanto tanto tanto per non far levitare inutilmente, irrimediabilmente il costo di una casa in legno (ma in realtà il principio vale per tutti i tipi di case!), è altresì vero che occorre saperlo fare bene. Bene significa, innanzitutto, con la necessaria competenza.
Un tecnico che fino al giorno prima ha disegnato edifici destinati a realizzarsi con materiali e tecniche convenzionali (cemento armato, mattoni, etc.), non dovrebbe improvvisarsi per una casa in legno, perché è proprio radicalmente differente l’approccio, il metodo. I dettagli sono tutt’altro.
Per quanto riguarda la struttura: anche qui, la specializzazione nelle professioni fa sì che esistano “strutturisti del legno“, ovvero ingegneri specializzati nella progettazione di strutture in legno.
E anche tra questi, si distinguono quelli che hanno prettamente esperienza con la tecnica costruttiva dell’x-lam e quelli che spaziano fino al platform frame in legno massiccio. E la differenza si sente, a peso d’euro. Non nel senso che costa di più uno specialista formato. No. Nel senso che uno strutturista non competente vi farà spendere un sacco di soldi in più, inutilmente, in legno, viteria, soluzioni di per sé onerose e peggio ancora che mal si combinano agli altri aspetti della costruzione.
Ad un non addetto ai lavori potranno apparire discorsi fumosi con termini poco comprensibili, ma sicuramente gli sarà possibile fare un paragone nel proprio settore lavorativo e intuire. E qui si sta parlando probabilmente dei propri soldi, dei propri risparmi. Quindi meglio non sorvolare, no?
Naturalmente anche dei posatori non all’altezza son guai, ma non mi dilungo in merito per due ragioni. La prima, ovvia, che ciò vale tanto per una casa in legno (e paglia) quanto per qualsiasi altro tipo di casa. La seconda, più nascosta, che se si son scelti progettisti all’altezza, questi faranno da filtro nella scelta dei posatori.
3) La pubblicità
Se si vuole costruire una casa in edilizia convenzionale, i progettisti e le imprese sono ovunque e basta pensare a qualche amico, al vicino, al parente che ci ricordiamo si è fatto fare casa di recente, per trovare qualcuno di relativamente fidato.
Se si vuole costruire una casa in legno, bisogna andare a cercare.
Dove? Nei canali di diffusione: internet, tv, riviste, etc. Apparire in prima pagina di google, fare comparsate in tv, essere superpresente sui socials, avere una pagina pubblicitaria dedicata su una rivista importante…costa.
Chi appare di più, è perché si è potuto permettere economicamente di farlo.
Pensare che chi ha più visibilità è anche più bravo a fare il suo lavoro, è una ingenuità.
Prendete una società con discreti capitali che non capisce niente di case in legno e paglia, ma fiuta che c’è del giro di affari, un architetto dall’ego spropositato, delle impresette edili mezze disperate da anni di stenti… ed ecco il mix perfetto: la società finanzia operazione di marketing, l’architetto non vedeva l’ora di apparire ovunque come il prezzemolo, i posatori disperati lavorano a basso costo pur di lavorare. Basso costo, bassa qualità, per una casa costata comunque non poco perché il cliente ha dovuto pagare non solo la casa in legno, ma anche l’operazione di marketing.
In definitiva, quanto dovremmo preventivare?
A un amico, che so essere in procinto di comprare un terreno per farsi casa, io dico:
In prima istanza, per far cifra tonda, tu considera che ti costerà 2500 euro lordi/mq commerciale. Quanti soldi hai a disposizione? 250’000 euro? Ecco, allora comincia a pensare che ti puoi permettere una casa di 100 mq commerciali.
È una cifra abbastanza cautelativa da consentirti sonni tranquilli durante tutto il lungo e già di per sé faticoso processo di progettazione e realizzazione. Insomma, così sai “che ci starai dentro” e quindi potrai star tranquillo.
Diversamente, ti apri ad un futuro (chissà quanto lungo) di incertezze e ansie. E se anche andrà bene alla fine, non ti sarai goduto il periodo di costruzione.
E qui il discorso potrebbe dirsi compiuto il discorso. Ma…c’è un ma. Che si riassume in una parola: BONUS.
Infatti, si può ben dire che, grazie agli incentivi ancora in vigore anche per le unifamiliari (Sismabonus, Ecobonus, Bonus ristrutturazione) l’effettivo costo finale per la costruzione ex novo o il miglioramento di una casa in legno e paglia, potrebbero essere ben inferiori ai prezzi fin qui esposti.
In altri termini, a parità di budget di spesa, ci si potrebbe permettere di avere ben più mq, se proprio ci sono indispensabili.
Inoltre, se vuoi scoprire di più delle fasi di progettazione e anche di costruzione di una casa in paglia, guarda il nostro video, che racconta il processo di realizzazione di una delle nostre case.
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